mercoledì 8 gennaio 2014

MIMI' ALLA FERROVIA - Napoli (NA)

Cari amici vicini e lontani, eccomi qui a fare una breve rece.
Si tratta di un ben noto ristorante di Napule (..è mille culure...).
il risto è "Mimì alla ferrovia", consigliato da un altrettanto ben noto amico che però, pare, non ci sia mai stato :)
(quel tipo li, con spesso la bandana in testa, ma non è il Berlusca, è uno piu famoso, giocava anche a calcio :)
Tassì e in 7/8 minuti di macchina siamo li.
Il ristorante, essendo non lontano dalla stazione ferroviaria (del resto il nome lo suggerisce, ma solo ai più perspicaci) è letteralmente circondato da un quartiere piuttosto malfamato, pieno di ne(g)ri, cinesi, spacciatori vari e soprattutto travestiti.
In mezzo, questo locale che, a quanto mi era stato detto (sempre da quel personaggio famoso con la bandana) e mi sento di confermare, è molto conosciuto e frequentato dalla buona borghesia napoletana; a conferma di ciò, le solite foto di personaggi famosi vari che hanno frequentato il locale. In primis Maradona ovviamente.
Si tratterebbe quindi, di un grande classico del panorama gastronomico napoletano.
Il ristorante era quasi pieno, e a fronte di una prenotazione (come al solito a nome sempre del personaggio famoso con la bandana), ci fanno accomodare in un tavolino da 2 attaccato ad una porta-finestra che da sulla strada adiacente (che non ricorda affatto via Chiaia...).
Veniamo al sodo.
Io e Simona optiamo per un antipasto ed un pes(c)e fresco di secondo: come antipasto una classica insalata di mare e di secondo una bella orata fresca al forno con patate.
Da bere, ci facciamo portare un Greco di Tufo.
Sarò breve: era tutto buono e, soprattutto, fresco.
Il servizio, diciamo nella norma: a nostra disposizione un cameriere sulla cinquantina con una discreta panza, non simpaticissimo, cosa che, a onor del vero, ha rappresentato un'eccezione perchè devo dire che nei napoletani ho riscontrato nella media una grande gentilezza, cortesia e ironia tipica dei luoghi.
Una nota curiosa: essendo il quartiere intorno frequentato dalla miglior aristocrazia partenopea, per la finestra attaccata al mio tavolo passava di continuo un femminiello non piu giovanissimo e non di gradevolissimo aspetto, vagamente somigliante a Vladimiro Guadagno, incipriato il giusto, che ogni volta ce lo avevo a circa 50 cm dal mio naso (ma col vetro in mezzo) e mi guardava con ghigno abbastanza schifato e pieno di comprensibile odio sociale.
La cosa io la trovavo estremamente divertente, e probabilmente il nostro/a avvertiva dal mio sorrisetto questo mio stato d'animo e la cosa non faceva che accrescere il suo disappunto. tutto molto bello.

Prezzo? Come al mio solito non me lo ricordo esattamente. ma nella media, niente di clamoroso.
Figa? A parte una biondona romana (l'accento non tradiva) in compagnia presumo del marito, sui 55 anni (tutti, lei non il marito...), molto appariscente, con le tette esagerate e in bella mostra e che da giovane doveva essere una bella manza, ebbene, a parte questa (...), situazione figa come la farina: doppio 00.

Pace e bene a tutti gli amici del blog. anzi, del blorum.

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